Teatro

La merda: nudità, rabbia e pensieri raccontati da una donna

La merda: nudità, rabbia e pensieri raccontati da una donna

L'opera che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012, vincendo, tra gli altri, il Fringe First Award for Writing Excellence, e perseguendo un grande successo di pubblico e critica nel tour europeo 2014, continua, nonostante la persistente censura, il suo viaggio e arriva a Cosenza.

Si deve ridere. Questo è l'incipit di "La Merda", tragedia in tre tempi e un controtempo. Scritto e diretto da Cristian Ceresoli ed interpretato da Silvia Gallerano, l'opera andrà in scena sabato 24 (ore 21) e domenica 25 gennaio (ore 18) al Teatro dell'Acquario di Cosenza.

"La Merda" ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi dagli ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse Pier Paolo Pasolini all'affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.

Tre tempi: Le Cosce, Il Cazzo, La Fama; un controtempo: L'Italia. Nella sua nudità e intimità pubblica, l'attrice costruisce una maschera fisica/vocale sfidando un testo scandaloso, provocatorio e rabbioso. La scrittura è cantabile, ma il canto non emerge mai, ed è invece preponderante la chiave dell'invettiva, del grido, del corpo che sussulta la sua storia personale in un flusso di pensieri/parole raccontati come suoni. Strazianti.

La femmina si offre dal vivo come in un banchetto, pronta a venire sbranata da tutti. Una partitura poetica che nasce così dalla carne e alla carne ritorna, pur dentro a una rigidissima confezione estetica.

Già tradotta in inglese, danese e ceco, "La Merda" è in corso di traduzione in francese e portoghese. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Fringe First Award 2012 for Writing Excellence; The Stage Award 2012 for Acting Excellence; Premio della Critica 2012 Miglior Spettacolo; Audience Award Giovani Realtà del Teatro; Edinburgh Fringe Sell Out Show 2012 and 2013.